venerdì 11 dicembre 2015

Tu' madre

Nel post precedente avevo promesso grandi cose, ma poi mi è morto lo smartphone, ho perso le foto della conferenza a Cluj e questo è bastato a creare un'impasse. Ho provato a prenderla come scusa per provare a usare uno stile più narrativo e meno dipendente dalle fotine del cazzo, ma al secondo paragrafo sull'esperienza transilvana mi sono reso conto che stava venendo una cosa noiosissima e ho rinunciato. Lo smartphone è ancora a riparare perché hanno fatto dei casini e io rimando da settimane la chiamata che dovrei fare, e la macchina fotografica non me la porto mai appresso per cui tutto sto periodo è sostanzialmente privo di immagini. Ma magari prima o poi ci riprovo a scrivere qualcosa.

Per ora stacco la tastiera dal chiodo vagamente ispirato dalla simbologia seguente:

1) mi è stato portato in dono un pacco di taralli dalla Puglia;

2) in un un'universo parallelo, un'altra persona aveva costruito un blog alquanto simile a questo http://mujsvetmojematematika.blogspot.de/.

Per cui, un rapido aggiornamento sulla mia vita crucca.
  • Con immensa fatica sono riuscito a trovare una nuova casa, visto che la tipa che mi affittava la stanza precedente è tornata dalla Nuova Zelanda. Qui ogni appartamento sottopone gli aspiranti inquilini a un colloquio di stile aziendale, per questo autunno c'era una concorrenza bestiale per cui è stata una faticaccia. Alla fine sono stato pisciato ovunque tranne che nell'obbiettivo più difficile. Circa duecento email a causa del prezzo irrisorio, e doppio turno di selezione perché al primo giro mancava un'inquilina. Non spendo un cazzo e mi trovo benissimo, è vicina sia al centro che all'università e costa poco perché è un'edificio un po' vecchio e non ristrutturato, ma la stanza è grande e c'è il giardino e coinquilini mi piacciono un sacco. 170 euri tutto compreso
  • Seguo un corso di tedesco e c'è la stessa insegnante inutile che avevo boicottato l'anno scorso, ma stavolta quantomeno siamo abbastanza pochi, e poi l'autodidattica ha fallito così miseramente che non avevo altre scelte. 
  • Sono finalmente riuscito a battere la concorrenza anche sul corso di kayak. Però adesso è inverno e lo facciamo in piscina e il corso consiste sostanzialmente nell'imparare la giravolta ("eskimo roll") che è molto più difficile di quanto pensassi. Una discreta rottura di cazzo con buoni effetti catartici.

Due aneddoti di oggi accaduti nel giro di una mezzora.

Uno) Sto in fila alla cassa al supermercato, davanti a me c'è un gruppo di pischelli con un uno Jaegermeister (rinuncio a mettere la umlaut che per qualche motivo la formattazione impazzisce), a un certo punto decidono di lasciare in fila solo il più grosso. La cassiera gli chiede un documento e questo non ce l'ha, lei non vuole venderglielo, allora chiede a me di comprarlo per lui. Mi dà i soldi in mano, io li passo alla cassiera, questa mi dà il resto, io passo il resto al pischello, lui prende la bottiglia e raggiunge gli amici. Le legge è stata rispettata, la Germania è salva.

Due) Essendo venerdì sera e non avendo un cazzo da fare decido di andare a vedere il film di Nanni Moretti in un piccolo cinema sperduto, in italiano coi sottotitoli in tedesco dice l'internet, può pure essere un buon esercizio. Alla sala si accede da un ristorante italiano in cui un'azienda sta facendo la cena di Natale, i pezzi grossi in piedi tengono banco e i dipendenti ridono e applaudono a ogni battuta come da film di Fantozzi. Chiedo conferma al bigliettaio che il film sia in lingua originale e questo annuisce, sfoggiando un itagnolo di livello A1 per prendermi in simpatia. Stanno ancora finendo di proiettare il film precedente per cui mi prendo una birra e scambio due chiacchiere coi camerieri, tra cui un sudamericano dai tratti amazzonici cresciuto in Molise. Nel frattempo arriva una coppia per il film e forse poi altre due persone. Dopo un po' mi affaccio al gabbiotto per chiedere se posso accedere alla sala, e il bigliettaio mi dice che gli altri (due? quattro?) spettatori hanno "democraticamente deciso" che il film sarà proiettato col doppiaggio tedesco. Chiedo i soldi indietro e me ne torno a casa. E adesso sto qui a scrivere stronzate e mangiarmi il wrap del cazzo con pollo e insalata che avevo comprato al supermercato in chiusura.

Per i più curiosi, ho usato cinque volte la parola cazzo.
Ora sei.


L'allegria del campus di domenica pomeriggio











domenica 26 luglio 2015

Se questo è un post

Devo liberarmi della roba poco interessante accumulata negli ultimi ics giorni perché stasera vado in Transilvania e spero di racimolare cose più divertenti.

Per cui rapidamente.

- Se uno si dottora, gli si costruisce un cappello con appiccicate cose stupide.





















- Se uno vuole sfidare la tradizione aprendo un negozio di birre artigianali, gli dà un nome italiano. (E può scriverlo sul muro di un palazzo antico senza che si arrabbi la gente di Ratisbonafaschifo).





















- Se uno vuole fare kayak sul Danubio e glielo impediscono in tutti i modi, è consigliato prenderlo in giro sguazzando nel laghetto di fronte al suo ufficio.





















- Se uno fa un poster decente, qualcuno lo appende.

- Se uno vuole mangiare frutta estiva locale, deve fare scorpacciate di ribes rossi e uva spina.

- Se uno vede una cosa molto divertente a mensa ma si scorda di fotografarla, si attacca al cazzo.

Per concludere, invece, metto una vecchia foto dropboxata la settimana scorsa dal mio relatore.





mercoledì 8 luglio 2015

pigreco





Inizio con una foto di Ginen Pilotinen cosi' non devo giustificarmi dell'assenza per settimane. (In realta' lo chiamano col nome inglese, che tristezza).

Tempo fa sono stato spedito con la forza a una sorta di summer school in mezzo al nulla piu' totale della campagna bavarese, ed e' stato bruttissimo perche' di fatto c'erano lezioni circa 12 ore al giorno a me non me ne fregava niente e ho iniziato a odiare tutti. In quanto partecipante ho dovuto pure tenere una delle lezioni, ma per fortuna sono riuscito a imbastire parlando del nulla per un'ora e un quarto (strategia aiutata dal suggerimento finale del professor di trasformare in definizione l'unico teorema vero e proprio).

Una giornata comunque l'ho saltata scappando a Ratisbona, dove ho incontrato uno studente ospite del mio relatore. E' stato abbastanza rigenerante, nonostante gli orari del bus mattutino non esattamente piacevoli.
In un vecchio post avevo parlato dell'usanza di farsi benedire la casa dai Re Magi scrivendo le loro iniziali con il gesso sul proprio portone. A quanto pare, pero', si puo' anche comprare la benedizione in comodi blocchetti di sticker, a patto di ricordarsi ogni anno di attaccare quello nuovo.
Qualche weekend addietro, a Ratisbona c'e' stata la Bürgerfest, o festa dei cittadini. Tutte le strade del centro storico si sono riempite di colori, musica, rappresentazioni teatrali e allegria. Una ricorrenza molto piu' autentica e simpatica della pacchiana pseudo-Oktoberfest di maggio.

Io pero' ero a Roma, e la prossima e' tra due anni.

All'universita' invece l'arrivo dell'estate viene festeggiato con varie Sommerfest, di cui una organizzata dall'alleanza dei dipartimenti di matematica e fisica. Nella foto, un team di fisici sta usando dell'azoto liquido per lanciare dei pupazzetti in un recinto posto a √2π metri di distanza. E' la  una competizione annuale di balistica chiamata NiTrO (nicht triviale Operation, o qualcosa del genere), ma la giuria ha considerato il loro metodo troppo poco fantasioso e sono stati sconfitti dalla squadra avversaria.


In ogni caso, l'estate in Baviera e' un concetto abbastanza vago. Giugno, che a Roma e' il mese meno piovoso dell'anno, qui e' quello con piu' precipitazioni in assoluto, e si e' portato avanti alternando freddo-brutto e fresco-soleggiato. Questa e' la piazzetta dove appena fa bel tempo i giovani si accampano a bere e chiacchierare.


Nei weekend di sole, non e' raro trovare gente che fa il bagno in qualche diramazione del Danubio.



Ultimamente comunque ha fatto caldino sul serio, e la gente e' impazzita. Quando le massime si sono avvicinate ai trenta gradi, tutti hanno iniziato a chiedermi se ero abituato a temperature di quel tipo, perche' loro no, non lo erano. Ho sentito due persone diverse raccontare di riunioni di lavoro annullate per la temperatura troppo alta. Io ho provato a fare il ganzo ma quando la temperatura e' salita ulteriormente in realta' ho sofferto un po' persino io. (Tra l'altro le giornate sono lunghissime e la mia stanza affaccia a est, il che mi ha costretto a svegliarmi e andare all'universita' ad orari decenti.) Per combattere la calura, mi sono crucchizzato comprando un paio di virilissime Birkenstock-modello-mai-visto.
In ogni caso, a tutto c'e' un limite. Con la vittoria del no al referendum greco, l'estate si e' gia' arrestata e venti freddi hanno ricominciato a soffiare in Germania. 

E comunque i tedeschi abbronzati sono bruttissimi.


























giovedì 4 giugno 2015

Nodi svizzeri duemilaquindici

Conferenza di tre giorni di teoria dei nodi a Ginevra, qualche commento e poi foto random.

- Esistono aerei con due posti per fila.

- Per quanto uno possa aspettarselo, i prezzi svizzeri stupiranno in ogni singolo esercizio commerciale.

- Ginevra non è bellissima ma almeno sembra simpatica.

- Esiste l'estate.

- Passare da cretino che non capisce il tedesco a interprete semiufficiale per il francese è piacevole.

- La comunità di teorici dei nodi è abbastanza simpatica e rilassata.

- La mia abilità di concentrazione è inadatta per dei talk in successione, e il mio interesse decisamente inferiore alla media.

- Come reporter fotografico sono sempre più in declino, altrimenti avreste almeno una panoramica dell'aula con la lavagna piena di disegni simpatici, e una foto di Marta Catalano University di Roma Swiss Knots Geneva 2015.

- La cosa più positiva è che ho conosciuto un ragazzo che sta studiando cose molto affini alle mie. La cosa più negativa è che sarà ospite del mio relatore la settimana prossima esattamente nei giorni in cui io sarò spedito a una summer school molto più inutile per la mia ricerca.

Ah, qui in Germania oggi è vacanza per l'ennesima festività religiosa di cui non sapevo l'esistenza.





















martedì 26 maggio 2015

Del più e del Meno

Se dico che ho passato una notte al settimo piano di un hotel a quattro stelle di Francoforte posso passare per un giovane uomo d'affari, ma la verità è che ho messo a segno un ennesimo treno non partito per problemi tecnici (Trenitalia ormai guarda con invidia) e la Deutsche Bahn mi ha pagato il pernottamento a metà del mio viaggio di ritorno da Lille. Ho provato a fare un giro serale in centro e ho trovato una città completamente morta. Ma questo è il Meno, la cosa estraniante è che nonostante tutto ho sentito più persone parlare italiano in quella mezzora che nei quattro mesi precedenti.





















Sono invece passate tre settimane e mezzo dall'ultimo post, e quindi non so nemmeno bene cosa raccontare. All'epoca mi era sembrato divertente che all'università tagliassero l'erba con questo strumento del demonio.





















A Ratisbona, sull'isola danubina, si è svolto dall'8 al 25 maggio il Maidult, una delle due feste annuali della città. Più che un Oktoberfest in piccolo (ma non ci sono mai stato, quindi vado a sensazione) mi è sembrata una festa di paese italiana in grandissimo, con i pretzel giganti e i litri di Helles al posto della porchetta e del vinello. La differenza è però enorme nell'approccio delle persone, che ci credono tantissimo, e nel fatto che il calcinculo non ha la coda di volpe da acchiappare. Un sacco di gente indossa con orgoglio i vestiti tradizionali, insospettabilmente i giovani più di tutti. C'erano branchi e branchi di adolescenti col taglio di capelli alla moda, i pantaloni corti di cuoio e la camicia a quadretti (o il vestito strizzatette per le ragazze, ma fa un po' meno ridere).  Insomma è una cosa cool e tutt'altro che in decadenza. Io sono passato un paio di volte a curiosarci e poi sabato scorso per davvero, ma ho un po' di difficoltà a fotografare le persone per cui vi beccate un'inutile e sfocata ruota panoramica.





















Da queste parti siamo in pienissima stagione (o forse sta finendo, che ne so) dell'asparago bianco, che viene venduto e pubblicizzato in ogni dove. Mi sembra sia leggermente più delicato di quello tipico italiano ma forse mi sbaglio, devo assaggiare con più cura. Di sicuro ha gli stessi effetti collaterali sulle funzioni urinarie (foto da Google per dare l'idea, qui di sicuro non li importano dall'Eifel che non avevo nemmeno mai sentito nominare).

A proposito, questo fumetto l'ho trovato in un cesso del dipartimento di chimica

Ah, ho anche avuto ospiti per 24 ore, ma il selfie devo rubarlo a loro. Stavamo facendo finta che ci fosse il sole, o almeno così ho capito io.
Per il resto proseguo con la routine di corsi e seminari, ma poco tempo/voglia/abilità per sbrogliare la matassa di nodi che mi è stata assegnata. Sto anche per la prima volta nella mia vita iniziando a pormi un po' di domande sul mio futuro, ma preferisco concludere con un video di coniglietti, che sono nati da poco e imperversano per il campus. 

                      



                           



domenica 3 maggio 2015

Topo topo topo topo scivola

Lo scorso dicembre è morto a 59 anni Tim Cochran, che è stato un teorico dei nodi americano abbastanza conosciuto. A quanto pare, ha dato il nome di slam-dunk a una roba di matematica e già questo rende degno di nota il suo contributo al mondo. Uno dei suoi studenti è stato adottato dal mio relatore, e lo scorso weekend è venuto dal Texas per passare una settimana a Ratisbona. Noialtri se n'è approfittato per uscire un po' più spesso, e ieri una spedizione composta dal mio relatore, l'americano, me e un'altra studentessa si è recata recata nella ridente Norimberga per una visita turistica.





















Nel Castello Imperiale, dalla cui torre è scattata la foto di cui sopra, ho potuto appurare che la moda germanica del sandalo col calzino ha radici storiche ben consolidate.





















Oltre al castello, abbiamo visitato la casa di Albrecht Dürer, massimo esponente del Rinascimento tedesco. Imitando un collega francese, ho potuto lasciare anch'io impresso il mio tratto.





















Una storia interessante che ho sentito è la seguente. Uno dei professori più attivi del dipartimento si chiami Ulrich Bunke detto Uli, ed è un tipo abbastanza strano. E' di aspetto trasandato, pur provenendo quasi dall'analisi si è tuffato in una matematica astrattissima e spiega tutto ciò che riesce con il linguaggio delle categorie (anche nei corsi più introduttivi), ma soprattutto va a tutti i seminari riempiendo lo speaker di domande, talvolta anche in modo impertinente. Questo semestre ci seguo un corso e mezzo e qualche volta viene anche a giocare a pallone col gruppo dei matematici, in realtà è una persona molto amichevole. Ecco, lei è sua zia, e la leggenda vuole che sia stata l'ultima donna Che Guevara (in ogni caso, erano in guerriglia insieme e sono stati assassinati in Bolivia a un mese di distanza).

Barzelletta germanica (ok sto rubando a piene mani dal mio relatore, il prossimo post lo faccio scrivere direttamente a lui). Un professore arriva in ritardo a un talk tenuto in lingua tedesca, e chiede sussurrando al suo vicino: "Di cosa sta parlando?". Questi ci pensa un attimo e risponde: "Non lo so, non ha ancora detto il verbo!"

Nel libro che ho preso in biblioteca qualche mese fa per imparare le basi della mia nuova materia c'è una sezione chiamata "Three theorems of Papakyriakopoulos" (il libro è Knots and Links di Dalen Rolfsen, e per la cronaca l'ho restituito con uno strappo sulla copertina e uno scolorimento da pioggia). Il matematico citato è un topologo greco che, uscito un po' dal nulla, negli anni '50 ha risolto tre importanti problemi aperti sugli spazi tridimensionali. Su Wikipedia ho trovato questo limerick scritto in suo onore da John Milnor, che trovo straordinario,

The perfidious lemma of Dehn
Was every topologist's bane
'Til Christos D. Pap-
akyriakop-
oulos proved it without any strain.

Per il resto, assistere agli scivoloni del Bayern in una birreria locale è stata una bella soddisfazione.





lunedì 27 aprile 2015

Chiedo scudo

Provo a fare veloce che è lunedì e devo andare a guadagnarmi il pane. Scherzo ahahah. Mica mi pagano con il pane. Ma soprattutto non mi pagano da una vita.

Lunedì scorso alle 8.00 iniziavano le iscrizioni per i corsi di kayak. Ci sono due corsi introduttivi, uno a maggio e uno a giugno, entrambi da massimo 10 persone. Punto la sveglia, dormo malissimo per colpa della sveglia, e insomma alle 8.00 sono prontissimo a cliccare per iscrivermi. Purtroppo c'è da immettere qualche informazione e io il mio numero di telefono devo anche cercarlo che ancora non l'ho imparato. E poi Bruderwöhrdstraße va riletta almeno quattro volteInsomma finisco alle 8.03, ed entrambi i corsi sono già al completo. Lezione imparata: mai competere coi tedeschi. Ma per fortuna questo Regensburg Kanu Club (che non è il fan club del calciatore nigeriano, o quantomeno non solo) è molto economico e proverò a pagaiare anche da non convenzionato,

Tra gli sport più strani offerti dall'università c'è il RUGBY SUBBAQQUO, di cui parla spesso un postdoc della mia cricca, provando a trovare altri adepti, In pratica questi stanno con maschera e pinne in una piscina profonda qualche metro, la palla è piena d'acqua e affonda leggermente (vietato portarla sopra la superficie) e si ammazzano di botte in apnea. Si segna facendo canestro, che ovviamente è in profondità, e ci sono due portieri che si alternano tra il proteggerlo e il prendere fiato. Le foto su Google immagini sono tutte molto belle e michelangiolesche (???).














Sennò c'è anche già gente che gioca a beach volley a torso nudo.

Io ormai frequento regolarmente il calcetto universitario, però qualche volta la domenica gioco ancora sui prati accanto al fiume col mio coinquilino. Ci sono sempre più siriani da sfidare, e ogni volta a farci compagnia vengono anche i guerrieri medievali.





















Uno dei prodotti tipici della zona è il Leberkäse, che a dispetto del nome (=formaggio di fegato) è una grassa ma quasi innocua via di mezzo tra una mortadella e un polpettone, Si mette dentro al pane per formare una Leberkässemmel, che è quella che mi magno nel video in bicicletta. Oppure si mette dentro a un seminario per ottenere il settimanale Leberkässeminar, organizzato per il giovedì all'ora di pranzo dal mio relatore e dalla tipa alla lavagna come punto di incontro tra i due gruppi di ricerca.




Sabato sera in una delle piazze principali c'era un bordello pazzesco con mille stand, gente coi vestiti tradizionali e soprattutto un palco su cui un gruppo che faceva jodel su un arrangiamento rock. Non mi sono potuto soffermare, ma a mezzanotte e mezza, quando ci sono ripassato, non c'era più anima viva e avevano addirittura già smantellato tutto, con un'efficienza che incute quasi timore.

Una mia coinquilina del primo appartamento, in un suo raro attacco di colloquialità, mi aveva raccontato di una gara di macchine in cui si sfidano le università tedesche, che ovviamente prima devono costruirla la macchina. Lei aveva partecipato qualche volta e diceva che Regensburg è tra le migliori, giusto il TUM di Monaco è imbattibile perché è finanziato dalla BMW. L'altro giorno tornando a casa ho visto che presentavano (credo) la nuova macchina, ma scopro ora che non è UniRegensburg a partecipare ma l'OTH ossia il politecnico, non so più nemmeno se devo tifarli! Qui c'è il sito per i più curiosi.


Concludo senza troppe pretese con questo affresco che sta su un palazzo del centro. E' una giganto-grafia di Davide contro Golia e mi è sempre sembrata una cacata kitsch, ma se non altro ho scoperto che è una cacata kitsch abbastanza antica e quindi fa più ridere (1573, poi vabbè sarà stata restaurata con veemenza).















domenica 19 aprile 2015

Porco cane

Secondo i miei piani, la settimana si sarebbe dovuta aprire con la lezione di prova del corso di kayak lunedì pomeriggio sul Danubio, ma a leggere meglio il corso inizia a maggio e le iscrizioni aprono domani alle 8 solo per lottare in velocità per i dieci posti disponibili. Io pensavo che almeno l'andatura di base fosse una cosa facile, e mi veniva da ridere a pensare che di inverno fanno anche un corso per principianti in piscina, ma l'altro giorno passando su ponte ho visto gente che nelle zone di corrente si ribaltava in continuazione. Rubo una foto cittadina alla scuola di kayak convenzionata con l'università, perché non ne ho scattata nessuna.



















In ogni caso, sia il kayak che il calcetto sono in concomitanza con i corsi di tedesco, che almeno posso evitare con pochi sensi di colpa. Per il resto seguirò due corsi (Homotopy theory, Analytical and topological torsion), un seminario degli studenti in cui sono uno degli studenti che deve fare i seminari (Stable commutator length and quasi-morphisms), e riprenderò lo studio di un libro con i due piccoli studenti del mio relatore (Characteristic classes). In tutto questo, non so come troverò il tempo di fare anche i nodi, ma penso che qualcosa dovrò inventarmi.

L'inizio del semestre ha riportato vita all'università, e il clima mite rende i prati del campus un luogo perfetto per il bivacco degli studenti. Anche in città si respira un'aria simile, con gente a fare barbecue lungo il fiume e a bere birra la sera sedendo all'aperto in una versione detossicizzata di San Lorenzo. Che fotograferò in futuro se il caporedattore del blog non mi licenzia prima; per il momento, solo i barbecue, in una giornata nuvolosa ma calda.





















Dello stesso spirito primaverile inizia a essere il mio relatore, di cui riporto una serie di email sperando che non mi denunci.

Dear all,

tomorrow will be the hottest day so far, and also the hottest day for
a while, so it might be a nice opportunity to open the beer garden
season.
If anyone is interested we could meet at 6.30 pm at the Kreuzgarten
(on the other side of the Steinerne Bruecke).

Best,

Stefan


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on reflection, 6.45pm is better since the Kepler lecture ends only at 6pm.

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with even more reflection, it's called Spitalgarten and not Kreuzgarten.

Quindi ho perso di nuovo a Schafkopf. Per gli amanti dei cinghiali, non sarà bello sapere che il seguente asso (e per estensione tutto il seme) è detto colloquialmente Hundsgfickte, ossia "scopato da un cane". Essendo un gioco tradizionale dalla notte dei tempi, il vocabolario da conoscere è discretamente elaborato.
























(I miei compagni di gioco esprimono curiosità nei confronti delle carte italiane. Nel caso mi procurassi un mazzo e se ne presentasse l'occasione, che gioco consigliate di provare a esportare? Tressette, scopone, briscola? Tressette mi sento troppo poco esperto, briscola in quattro non ci ho mai giocato, quella in cinque a chiamata vedi per il tressette e a pensarci bene è in assoluto il gioco più simile Schafkopf. Forse mi butterei sullo scopone che non è troppo difficile e almeno ha una filosofia completamente diversa, ma è noioso?)

Mesi fa ho incontrato un (credo?) dottorando che per look e abbigliamento sembrava il tipico membro di un gruppo indie canadese, e parlava con un forte accento americano. A seguito di non ricordo quale suo riferimento gli chiedo "Are you from the US?", e lui mi risponde "I'm actually from Seattle, in Cascadia". Al che rimango un po' perplesso, in quanto Seattle l'avrei posizionata con discreta sicurezza nello stato di Washington, US. Lui mi spiega con convinzione che è così solo ufficialmente, ma che in realtà esiste questo ipotetico stato indipendente, chiamato Cascadia, al confine sul Pacifico tra Stati Uniti e Canada. Appartengono alla Cascadia ad esempio le città di Portland, Seattle e Vancouver. Il giorno dopo sono andato a cercare un po' di informazioni su internet, dove ho scoperto tra le altre cose la bandiera del movimento indipendentista. E l'altro giorno l'ho notata appiccicata alla porta del dipartimento.


Sono ricominciati anche gli incontri di venerdì sera nell'ala dell'università conquistata ai biologi. Essendoci un'aula usata per i seminari, c'è tutto l'occorrente per proiettare film. L'idea è stata un successo, e con un complicato sistema di voto è stato scelta una commedia surreale olandese che non era affatto male.

Poi ci siamo spostati in città, e a fine serata ho potuto sperimentare questo pizzaiuolo automatico, decisamente più abile del previsto.





















Tornato a casa, nonostante il sonno e la tarda ora, una megafesta nell'edificio di fronte non mi ispirava il coricarmi. Sentendo anche gente parlare in inglese in balcone, sono andato a curiosare (se non puoi batterli unisciti a loro?). Me ne sono andato dopo poco, ma se non altro ho calpestato uno dei pavimenti più appiccicosi che mi siano mai capitati, e questa era la situazione in una delle stanze alle 4 di notte.





















Per concludere, una nota romantica dedicata agli ex colleghi del Castelnuovo. Chi si aspettava che i libri di Marchiafava sarebbero arrivati così lontano? Vi sfido a fare di meglio.