Ormai aggiorno sto coso quasi solo quando viaggio per roba relativa al dottorato, e ultimamente ho scelto di pisciare tutte le conferenze possibili, però la settimana scorsa sono dovuto tornare a Ginevra dopo un anno dall'evento di cui avevo parlato qui, per lavorare con un dottorando autoctono su quello che forse prima o poi sarà il mio primo e unico articolo. Non ho avuto molto tempo per andare a zonzo ma metto comunque qualche foto per evitare di far morire questo posto.
Intanto confermo che Ginevra mi sembra una città bruttina (a parte il lago e i fiumi) ma dalla vita simpatica, anche se la cameriera ciociara del sushi-bar mi ha detto che è la noia totale e ne ha davvero piene le palle. I prezzi restano allucinanti ma ho smesso di pensare all'equazione "un franco = circa un euro" e ho speso per il cibo senza pensarci troppo considerandola tipo una moneta aliena scollegata dal circuito monetario internazionale. (Tipo, la stanzetta normalissima e neanche tanto centrale che mi ha pagato l'università costava 160 franchi a notte).
Son finito quasi sempre in posti italiani che però facevano roba italiana per davvero e non italiana per tedeschi come quelli che ci stanno a Ratisbona. Accanto al dipartimento c'era un bar/pasticceria/buffet siciliano che si chiama "I Siciliani" e ha cinque sedi a Roma e una a Ginevra, dove lavorano solo camerieri italiani che non parlano il francese, qualcuno lo conosce? Non era cattivo ma aveva l'aria un po' sospetta perché è grandissimo e ci lavorano tantissime persone e il proprietario continuava distrattamente a cercare di farci pagare molto meno del dovuto (il che in realtà non capisco bene quale vantaggio dovrebbe avere).
Comunque:.
L'apericena in francese ha un nome che suona ancora più fighetto.
"El Piotta" (stesso posto, mah, era quello che mi dava la colazione convenzionata dell'albergo ma già il cappuccino non era un granché).
Questi cestini sembrano una presa per il culo di Magritte.
Chiarissimo, soprattutto per i locali immagino.
La confluenza tra il Rodano e l'Arve è bellissima (qui altre foto più belle della mia).
Il nome nerd della zona caffè del dipartimento.
La distanza dal mondo conosciuto mi ha indotto a iniziare con più serietà di altre volte questo esperimento dal gusto quantomeno discutibile.
Qualche foto del lago in centro.
C'erano molti tram.
Poi sono tornato per partecipare a 24 ore di matrimonio bavarese in un posto sperdutissimo, ma questo forse un altra volta (probabilmente alla fine mai).
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