domenica 25 gennaio 2015

Stargato

Siccome la settimana scorsa mi sembra di essermi dilungato oltremodo in chiacchiere, stavolta inizio da un asettico tutorial su come cancellare la lavagna (notare che lui è un virtuoso, i più usano i due strumenti separatamente)...

...e come applaudire negli ambienti professionali.

Da queste parti, i motorini girano sulla pista ciclabile. Almeno in teoria: in pratica in due settimane e mezza ne ho visto solo uno, e in effetti non andava a più di 20 all'ora.





















Tra le altre cose, i pedoni (e i ciclisti, ovviamente) aspettano il verde per attraversare anche nelle situazioni più platealmente ridicole. Ma la differenza culturale più grande l'ho constatata nel seguente episodio. Siccome dovevo ricevere una lettera dalla mia neobanca tedesca, e siccome la mia sistemazione è totalmente temporanea, senza farmi problemi ho aggiunto il mio nome alla cassetta della posta dell'appartamento in cui vivo, scrivendolo a penna e attaccandolo con lo scotch. Oltre a notarlo scomparso, la mattina dopo ho trovato sulla porta di casa questa accesa lettera di protesta del custode verso la mia pratica "selvaggia" (quando ho iniziato a scrivere queste righe in realtà pensavo fosse di un condomino irretito ed era decisamente più divertente). Per fortuna comunque il postino è stato più veloce di lui.






































Per aggiungere un po' di colore, ecco il mio salotto in uno dei suoi momenti discoteca.



Ultimamente, il dipartimento di Matematica è abbastanza pieno di soldi e tempo fa ha mandato alcuni dottorandi a conquistare dei laboratori nell'area di biologia e trasformarli nei loro nuovi uffici, Da tre settimane, il venerdì, si sta quindi ripetendo un aperitivo di inaugurazione che a questo punto dovrebbe proseguire ad libitum nei mesi a venire (nel post di domenica scorsa c'è una foto rappresentativa). E si può sfruttare pure un'aula con il proiettore per i films. L'ambiente è discretamente internazionale. tant'è che questa settimana la chiacchiera è stata particolarmente incentrata su proverbi e modi di dire nelle varie lingue, da cui è uscita roba abbastanza interessante.

Nel frattempo, siccome il mio relatore questa settimana non c'era, invece di studiare ho provato a dilettarmi nell'arte del disegno.















Concludo con la scritta che campeggia accanto all'ingresso del dipartimento. All'incirca, "Matematica, strada per Fisica, Medicina, Biologia". Il che è da intendere in senso letterale, ma a me piace vederla in modo più profondo.


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domenica 18 gennaio 2015

Chi ha fatto palo?

La burocrazia tedesca è forse più efficiente di quella italiana, però è inaccessibile se non si conosce l'ordine esatto delle procedure da eseguire. Dopo vari tentativi ho iniziato a capire come districarmi: adesso sono a metà del punto due del ramo sinistro.
Continuo quindi a frequentare l'università da apolide, scroccando la carta mensa a chi ha la sfortuna di trovarsi davanti a me. Anche se il campus non è esattamente la reggia di Versailles, mi sembra giusto mostrare un altro paio di foto a caso. Qui mi piaceva il profilo della lastra di ghiaccio...
...mentre qui è da apprezzare il cielo per una volta azzurro.





















A casa, ho dei coinquilini un po' strani. Una ragazza, oltre a non parlare una parola di inglese, a urlare sguaiatamente e a mettere musica da discoteca a orari improbabili (ma in fondo è simpatica!), l'altro giorno ha comprato questo.






































Venerdì pomeriggio, per la prima volta, ho parlato seriamente con il mio relatore (dovrò studiare un sacco di cose da zero, ma il progetto mi piace molto!). Dopodiché, sono finito qui...





















...e poi qui: era il nono anniversario di una serata "Noisepop, Shoegaze, New Wave..." che viene organizzata con successo ogni mese o due in un locale vicino al fiume. Ancora sono felicemente incredulo dell'esistenza di tanti appassionati in un posto del genere.





















Il mio tedesco non procede a ritmo eccezionale, ma l'importante è imparare le parole chiave. Ecco una conversazione tipica (per chi si dovesse preoccupare, in realtà ho ancora le gambe).



Ieri, con buona volontà, ho provato a partecipare a una lezione di lingua in centro: sono arrivato in ritardo, nella sede sbagliata e con l'ufficio per le iscrizioni chiuso. In virtù di queste complicazioni, sono andato a esplorare il lato nord della città per passare il tempo e dovete sorbirvi un'altra foto fluviale.





















Nel frattempo mi sono messo a cercare una sistemazione in cui spostarmi da metà febbraio. Grazie alla mia femminilità, propiziata da una disattenzione nel leggere l'annuncio, sono riuscito a conquistare un posto per cui cercavano esplicitamente una ragazza, sconfiggendo la concorrenza di vere donne. I futuri coinquilini sono una coppia di miei coetanei che sembrano simpatici e parlano inglese molto bene. Lei cucina, lui gioca a calcetto e mi ha già invitato a una partita (al coperto!) stasera.

Arriverò preparatissimo, essendomi allenato duramente con la mia tutina sexy.




domenica 11 gennaio 2015

Il serpente nella neve

Ecco l'ingresso della mia casa. E' una sistemazione provvisoria da cui dovrò andar via tra poco più di un mese.
Questo è il tratto di strada verso la coloratissima università...
...e questa è la prima cosa che ho incontrato, nel piazzale principale del campus.
Dopodiché, naturalmente, ho lavorato con impegno.
A una festa, sono venuto in contatto con l'allegro mondo dei dottorandi a fine ciclo e dei giovani post-doc in matematica. Verso le 3 di notte, tra un alcolico e l'altro un ragazzo mi ha parlato del seminario che organizzerà nel secondo semestre. L'argomento ha un nome astrusissimo mai sentito prima, e fino a qui niente di strano. La cosa curiosa è che a quanto pare io sono già registrato tra quelli che terranno delle lezioni.

Come avevo già segnalato mesi fa, anche i bavaresi sono molto appassionati di Federico Moccia. Ma soprattutto, si può notare che i lavori di restauro del Ponte di Pietra (sullo sfondo) sembrano essere allo stesso punto di maggio, mettendo in ridicolo la fama del glorioso popolo germanico.
In ogni caso, questa riva del Danubio continuo a trovarla molto bella.